Il 5 novembre potrebbe sembrare un giorno autunnale come un altro, freddo, grigio e piovoso; ma non certo per un Legnanese. Per un contradaiolo rossobiancorosso, poi, è una ricorrenza attesa con trepidazione, una cerimonia che assume quasi le sembianze di un rito sacrale, scandita da momenti emozionanti a cui partecipare con devozione. Si celebra il Santo patrono della città, il nostro San Magno, e soprattutto la Grande Contrada omonima. Come da tradizione, la giornata inizia con la visita nelle case di riposo, dove la Reggenza insieme ai rappresentanti del Comune e della Famiglia Legnanese portano un saluto e sorrisi calorosi. Per la Santa messa del pomeriggio, la Basilica era gremita di contradaioli, affollata di giovani, tutti a sostenere orgogliosamente la propria Reggenza durante il momento solenne dell’investitura. Riconfermata la squadra guidata dal capitano Matteo Airoldi, affiancato dal Gran Priore Domenico Esposito, dalla Castellana Federica Colombo, dalla Gran Dama Antonella Ruggiero Scarpa e dallo scudiero Davide Provasi.
La cerimonia è proseguita nel salone parrocchiale, dove i reggenti hanno preso parola per i discorsi di rito, ancora in preda alla commozione del momento. Il nostro Capitano ha voluto sottolineare il desiderio ed il progetto di una Contrada che diventi parte integrante della vita sociale legnanese, non solo per i contradaioli, ma per tutti i cittadini. La Contrada è sì una famiglia, un gruppo unito dalla passione per i propri colori, ma deve anche essere un maniero aperto e fruibile a tutti, un luogo che sia cuore pulsante della vita sociale della città. ‹‹Il desiderio è anche quello di stabilire un rapporto più intenso e partecipato con l’oratorio di San Magno – ha detto il Capitano Matteo Airoldi – in modo da creare insieme con il maniero due punti fermi per i più giovani, e per amalgamare pienamente la contrada alla comunità e viceversa››. E proprio ai giovani è rivolta la fiducia e l’ammirazione del Gran Priore, che ha elogiato il loro lavoro e impegno costante. Vorrebbe veder riproposto il Gran Galà dei Giovani, proprio perché sono loro la linfa vitale di tutte le contrade.
Discorsi molto profondi, carichi di aspettative e di progetti, che rispecchiano a pieno una Contrada mai ferma, concretamente attiva nel presente e con idee sempre rivolte al futuro. I pensieri sono stati particolarmente apprezzati anche da Monsignor Angelo Cairati, che aveva precedentemente celebrato la Santa Messa in Basilica e che ha presenziato all’intera cerimonia, così come il Sindaco e le autorità cittadine. Presente anche il fantino della Contrada, Jonatan Bartoletti, ormai integratosi nella grande famiglia di San Magno.
Si è poi passati alla proclamazione delle nuove nomine di Contrada e alla presentazione del calendario 2017, con 12 scatti realizzati con la professionalità di Diego Molaschi, dimostrazione di come si voglia far emergere e dedicare spazio ai talenti dei giovani.
La giornata interamente dedicata a San Magno si è conclusa con i veri e propri festeggiamenti e la tradizionale cena, durante la quale sono state consegnate le commende, le più alte onorificenze di Contrada, a tre priori meritevoli: Lorenzo Marchetti, Massimo Perego, Emidio Uboldi. Vedere un intero salone gremito di 300 contradaioli di tutte le età dimostra la forza aggregante di una passione tanto forte, è sintomo dell’attaccamento ai propri colori e della fiducia e ammirazione verso la Reggenza.
Il 5 novembre rafforza anno dopo anno la nostra unione, e ci ricorda che la Contrada non bisogna solo amarla, ma anche renderle onore.
Dopo una giornata così, non si può che stupirsi di quanto San Magno riesca a farci emozionare ogni volta, e nel cuore rimbomba un solo motto: Non semel victor, sed semper primus.